Carlo Scarpa è oggi sinonimo di dettaglio costruttivo accanitamente pensato, di particolare esecutivo trovato nel disegno dopo lungo provare, di conoscenza profonda dei materiali e della modalità con cui essere lavorati per esaltarne le caratteristiche.
Carlo Scarpa aveva 29 anni nel 1935, quando comincia la collaborazione con la falegnameria Capovilla per la realizzazione di una nuova teca porta medaglie per la Biennale d’Arte ai Giardini di Castello. Fin da quelle prime esperienze l’importanza dei dettagli, dei disegni e dei materiali erano sue caratteristiche, allora ancora embrionali ma che già facevano anche parte del modo di lavorare della nostra falegnameria. Carlo Scarpa era frequente visitare il laboratorio per motivi professionali, ma col tempo di instaurò un vero e proprio rapporto di amicizia. Motivo per cui l’architetto sarà successivamente incaricato di progettare e realizzare la tomba per la Famiglia Capovilla, con la morte di Augusto Capovilla, fondatore della falegnameria.